Tralasciando i titoli più noti aventi Scampia come sfondo, ad esempio Gomorra (il film o la serie tv) nel film "L'oro di Scampia", film italiano del 2013, diretto da Marco Pontecorvo, è possibile rintracciare Scampia come sfondo principale della storia.
La trama del film è ispirata al libro La mia vita sportiva scritto da Gianni Maddaloni: si tratta della storia del campione olimpico di judo a Sidney, Pino Maddaloni (nel film Toni Capuano) e di suo padre Giovanni (nel film Enzo) che gestisce una struttura sportiva nel cuore di Scampia, allenando i ragazzi del quartiere.Enzo fa di tutto per poter salvare alcuni dei tanti ragazzi che finiscono in strada a delinquere. Uno di questi è Sasà che trova in primo luogo rifugio nella palestra di Enzo e in un secondo momento decide di cambiare vita, specie quando un suo amico lo deride alle spalle davanti agli altri. Iniziando a frequentare Enzo e la sua palestra, Sasà si inserisce e stringe amicizia con Toni, dapprima suo nemico. Anche Leda viene fatta inserire nella palestra di Enzo. Quest'ultima è una ragazza sfruttata dalla zia e viene aiutata dallo stesso agente che aveva inseguito Sasà all'inizio del film.La vicenda si conclude con la morte di Sasà, che viene decisa dagli stessi ragazzi che egli frequentava all'inizio del film, come rivalsa nei confronti di Enzo e della sua palestra.Nelle scene finali del film, Toni Capuano vince la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Judo e dedica la vittoria a suo padre e al quartiere di Scampia, un quartiere dove non tutti fanno per forza le scelte sbagliate e dove lo sport può dare una seconda chance a tutti.
(Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/L%27oro_di_Scampia )
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